Vi sblocco un ricordo… audiovisivo: FREAKS!

Dieci anni fa (2011) uscivano due webseries (= serie pubblicate sul web, in questo caso entrambe su YouTube) che a loro modo hanno definito una strada nuova ed alternativa nella realizzazione di prodotti audiovisivi in Italia.
Ve ne parlo in due articoli.

In questo, vi sblocco il ricordo di… FREAKS!

Freaks! (il punto esclamatico è proprio nel titolo) è una webserie il cui modello di riferimento è certamente la serialità televisiva anglosassone, in particolare la britannica Misfits. In essa, tematiche del genere supereroistico venivano trattate in maniera decisamente più “prosaica” e meno spettacolare rispetto ai coevi film Marvel e DC. I protagonisti erano infatti un gruppo di disadattati sociali che facevano i conti con super poteri spesso più imbarazzanti che cool, tra situazioni surreali quando non esilaranti e momenti estremamente drammatici e graficamente violenti.

Se tematicamente Freaks! si muoveva sulla stessa strada (tanto da omaggiare palesemente la serie di Howard Overman nel primo episodio della seconda stagione), il suo percorso produttivo era essai differente.
Fu infatti realizzata senza budget da una troupe di appassionati guidata da alcuni ragazzi romani, accumunati dall’essere dei noti YouTubers (=persone diventate celebri grazie a video caricati suoi loro canali YouTube: erano i primi tempi che queste personalità emergevano).
Troviamo infatti nomi come Guglielmo Scilla, in arte Willwoosh, Claudio Di Biagio, aka Non Aprite Questo Tubo, e Claudia “Cicciasan” Genolini, affiancati da giovani attori quali Ilaria Giachi e Andrea Poggioli. La regia era curata, oltre che dallo stesso Di Biagio, anche da Matteo Bruno, su YouTube Cane Secco.

Sfruttando anche la notorietà dei partecipanti come trampolino di lancio del progetto, fin dal primo episodio (pubblicato l’8 aprile 2011) Freaks! ha goduto di una prima stagione di grande successo, diventando un piccolo cult e un fenomeno manifesto di un web capace, ai tempi, di dare ampia voce anche alle produzioni dal basso.
Si può quasi affermare che da lì un po’ tutto il panorama di YouTube Italia sia cambiato. Se già in precedenza era stata tentata, attraverso la piattaforma, la via dell’autodistribuzione di titoli che aspiravano a competere con produzioni professionali di cinema e tv, fu con Freaks! che ne venne dimostrata la fattibilità.

Allo stesso tempo, Freaks! ha probabilmente segnato una linea divisoria tra un prima pieno di possibilità e un dopo più “chiuso”. Questo anche per via di un surplus di successive proposte, spesso di scarsa qualità e più alla ricerca di ricavi da partnership e sponsor (YouTube diventerà in breve tempo molto più severa a riguardo).
L’arrivo massiccio delle grandi distribuzioni dell’industria culturale sulla piattaforma ha poi fatto il resto.

La seconda stagione di Freaks! è già un segnale del cambiamento in atto: non più prodotto zero budget artigianale, ma inserita in logiche produttive molto più “classiche” – tra le altre cose, DeeJay TV (e quindi televisione in chiaro) che trasmette le puntate in contemporanea con l’uscita web.
La complessità raggiunta sul lato produttivo – ma anche narrativo – hanno forse scoraggiato un proseguo, nonostante fan e spettatori.

Ad oggi, Freaks! resta un progetto ammirevole, una proposta audiovisiva dal basso alternativa per molti aspetti – produttivo, distributivo, narrativo – ai modelli dei tempi (ricordiamo: era il 2011).
L’impressione è però che la sua lezione non sia stata molto seguita, che non abbia avuto epigoni. E che rischi di finire nel dimenticatoio, il che sarebbe un vero peccato.

Nel prossimo articolo: LOST IN GOOGLE.